Novità sulle auto che si guidano da sole

A che punto siamo con le auto che si guidano da sole? Bene ma non benissimo direbbe qualcuno. Per chi non ha seguito gli sviluppi fin dagli albori questo video ufficiale della Tesla potrebbe sembrare fantascienza, invece è tutto vero e pare proprio che il futuro della guida sicura sia la guida autonoma. Purtroppo però, al momento è ancora tutto in fase di sperimentazione e siamo ben lontani dalla perfezione necessaria per affermare con certezza che una macchina guidata da un cervello artificiale sia meno pericolosa di una con un essere umano alla guida. Recentemente, da quando le prime macchine con il pilota automatico sono state immesse sul mercato negli Stati Uniti, c’è stato più di un incidente, qualcuno addirittura mortale. Come nel caso dell’incidente della macchina di Uber, che in Arizona ha investito e ucciso un pedone che attraversava la strada. Il motivo per cui si sia verificato il malfunzionamento non è chiaro, e finché non si chiarisce la causa non è neanche possibile impedire che se ne verifichino di nuovi in futuro; questo è il motivo per cui la flotta di auto self-driving di Uber è al momento ferma in garage. Le indagini e i test continuano mentre la legislazione è all’opera per regolamentare un mercato che dovrebbe avere, secondo le case produttrici, un incremento sostanziale a partire dal 2019.

Nel frattempo Google ha dichiarato che con la sua macchina a guida automatica l’incidente non si sarebbe verificato, non si è capito bene secondo quale criterio. Certo è che l’auto inventata dal colosso di Mountain View, la Waymo, è una di quelle che è stata sottoposta a più test e che segue parametri di verifica molto rigidi. Recentemente è stata anche avvicinata da Jaguar e Land Rover che l’hanno scelta come alleata nella corsa alla conquista della guida futura. È un mercato in cui si stanno inserendo un po’ tutte le case produttrici di auto più importanti del pianeta, soprattutto quelle americane: c’è la Ford insieme alla Lyft, Samsung con Harman, Fiat Chrysler in collaborazione con Bmw, Intel e Mobileye, più tutte le aziende che stanno sviluppando per conto proprio, come Nissan e Volvo.

Chiaramente la posta in gioco è altissima e il denaro investito ammonta a cifre inimmaginabili, ma la sfida più grande al momento non sembra essere quella tecnologica; il vero problema da affrontare è la diffidenza della gente. Se prima che cominciassero i guai l’opinione pubblica era fiduciosamente incredula, gli incidenti degli ultimi tempi hanno fatto sì che nel sentire comune l’auto che si guida da sola non sia più tanto ben vista. Naturalmente gli investitori faranno di tutto per invertire questo trend.

Almeno da un punto di vista teorico l’auto con il pilota automatico dovrebbe davvero abbattere il numero di incidenti, visto e considerato che la maggior parte di questi sono causati da stanchezza, dall’uso del telefono o dall’alcol, tutte cose che a un cervello artificiale non interessano. Quanti incidenti mortali debbano ancora verificarsi prima di raggiungere l’ideale livello di sicurezza non ci è dato saperlo.

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